MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione

Minima Devotio

SCHEDA N. 29     ( a cura di Paola Dalli )
LE IMMAGINI DELLA MADRE DI DIO PER LA DEVOZIONE DOMESTICA
LA MADONNA DELLA SEGGIOLA DI RAFFAELLO SANZIO


L’opera era sicuramente nata per una collocazione privata, probabilmente su commissione del papa Leone X, e destinata alle stanze private dei Medici. La possiamo ancora considerare un’espressione del modello iconografico della “Madre di Dio della tenerezza”, per il complesso abbraccio fra madre e figlio, la lieve inclinazione del volto di Maria che sfiora la tempia di Gesù mentre fissa lo spettatore, per il gioco di sguardi dei tre personaggi, velati dalla malinconia che accompagna la consapevolezza del sacrificio di Cristo da adulto. "Sebbene nel corso dei secoli passati i conoscitori si siano divisi tra quanti vi hanno letto prioritariamente espressioni di sentimenti umani, addirittura popolari, e coloro che al contrario l’hanno indicata come un vertice del classicismo di Raffaello, l’originalità di questo dipinto sta proprio nello straordinario connubio di umano e divino, nella resa viva e accostante con cui il pittore ha saputo rendere le sue figure affabili e sacrali al tempo stesso” (dal sito uffizi.it ). L’opera ha avuto grande fortuna e popolarità nei secoli, soprattutto per la sua capacità di coinvolgere emotivamente lo spettatore. Al centro, tuttavia, non c’è solo l’uomo, le sue esperienze, le sue emozioni, ma rimane, nella mestizia degli sguardi, la consapevolezza che non si tratta di persone comuni, ma dei protagonisti dell’Incarnazione e sullo sfondo resta la passione di Cristo.

Il passaggio dall’arte sacra a quella religiosa non si è ancora definitivamente compiuto.

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Riproduzione da Raffaello Sanzio, Madonna della Seggiola, 1513-14. 

Collocazione: Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio.

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