MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione

Minima Devotio

SCHEDA N. 10   ( a cura di Paola Dalli )
LE MADONNE DEI SANTUARI
BEATA VERGINE DELLE GRAZIE DI STUFFIONE

Minima Devotio ha nel suo catalogo diverse immagini devozionali in vario modo collegate a santuari emiliani e romagnoli.

Sono considerate immagini miracolose e i santuari sono meta di pellegrinaggi. Diverse di esse non possono essere classificate come appartenenti ad un modello iconografico codificato, dal momento che ne mescolano strutture e simboli, anche quando condividono lo stesso titolo.

L’immagine di Stuffione si collega a quella della Madonna di Montserrat, in Catalogna, e probabilmente risale alla fine del sec. XVI. Originariamente era appesa a un tronco di rovere in un podere. Nel 1623 il parroco di Stuffione decise di portare

l’immagine all’interno della chiesa parrocchiale, ma in seguito ad un evento miracoloso si decise di costruire un santuario. L’immagine riproduce una Madonna seduta su una roccia con il Bambino in braccio. Pur derivando da una immagine,

quella di Montserrat, che raffigura una solenne Madonna in trono, la struttura di base di questa variante si avvicina maggiormente a quella della “Madonna che indica la Via”.

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Santa Maria delle Grazie di Stuffione. Ravarino (MO). 

Collocazione: Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio. 

L’ originale si trova nel santuario di Stuffione.

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Beata Vergine di Montserrat, detta Morena, Morenita (Nera). Catalogna (Spagna). Statua in legno policromo.

Madonna di Montserrat. Manifesto

LETTURA  DELL’  IMMAGINE


Postura della Vergine. Tiene il Bambino seduto sulla gamba destra e lo sorregge con le braccia, indicandolo con la mano sinistra. È in posizione frontale. Sono elementi propri della “Madonna della Via”, come lo sguardo rivolto al fedele. Il capo, tuttavia, è reclinato fino a toccare quello del Figlio, come nelle Madonne “della tenerezza”.

Postura del Bambino. È seduto sulle ginocchia della madre, di fianco e torce il busto per segare la roccia alla sua destra. Il volto però è in posizione frontale e guarda verso il fedele, come la Madre. Taglia la roccia su cui è seduta la Madre con una sega.

Aureole. Molto più grande e raggiata quella della Madre; quella di Gesù è ridotta a un cerchietto che gli stringe il capo.

La sega. L'immagine di Gesù con la sega in mano si riferisce a un'iconografia rara della Madonna di Montserrat: il Bambino Gesù che taglia con una sega la roccia vicina a lui allude al nome Montserrat, che in catalano significa “monte segato”.

Sfondo. Sullo sfondo si vedono chiese e monasteri, simbolicamente i luoghi in cui si è diffusa in Europa il culto della Madonna Nera di Montserrat.

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