MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
SCHEDA N. 11 ( a cura di Paola Dalli )
LE MADONNE DEI SANTUARI
MADONNA DEL PONTE DEL BORGO DELLA PORRETTA
Minima Devotio ha nel suo catalogo diverse immagini devozionali in vario modo
collegate a santuari emiliani e romagnoli. Sono considerate immagini miracolose e i santuari sono meta di pellegrinaggi.
Diverse di esse non possono essere classificate come appartenenti ad un modello iconografico codificato, dal momento che ne mescolano strutture e simboli.
Verso la metà del Cinquecento, al capo di un ponticello di legno che varcava il Reno, là dove nel Medioevo sorgeva un luogo fortificato, una rappresentazione della Vergine venne dipinta su una roccia e protetta dalle intemperie da una tettoia. Tra il
1578 e il 1585 venne costruito un oratorio grazie alle elemosine raccolte dei fedeli. Durante il Seicento vengono documentate numerose grazie attribuite alla Vergine, testimoniati da numerosi ex-voto. Il Santuario, come lo conosciamo oggi, è stato
costruito nella seconda metà dell’800, Nel 1613 le condizioni dell’immagine della Madonna cominciavano a deteriorarsi;
allora ne venne commissionata una al pittore fiammingo Ferdinando Berti, proveniente da Bruxelles, stabilitosi verso il 1610 a Porretta.

Madonna del Ponte del Borgo della Porretta. Stampa.
Collocazione: Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio.


Ferdinando Berti, Madonna del Ponte del Borgo della Porretta. Santuario omonimo. Porretta Terme, Bologna
Maria Santissima Consolata. Stampa di acquaforte, Ambito piemontese sec.XIX. Collocazione: Diocesi di Pisa.


S. S. Vergine della Consolata di Torino. Stampa. Ambito piemontese, sec.XIX.
S. S. Vergine della Consolata. Santuario della Consolata. Torino
LETTURA DELL’IMMAGINE
Lo stampatore dell’immagine di Minima Devotio sembra dipendere, più che dal dipinto del Berti conservato a Porretta, da riproduzioni della S.S. Vergine della Consolata di Torino, icona cui evidentemente il Berti si è ispirato. Dell’icona torinese ha conservato il modello iconografico della “Madonna che mostra la Via”, anche se le mani di Maria non si vedono. Intorno al capo ha una corona di dodici stelle, attributo della Vergine Immacolata. Lo sguardo verso il Bambino e il sorriso dolce rimandano al modello “della tenerezza”.
Postura di Maria. È quella classica delle “ Madonna che mostra la Via”: è frontale, regge il Bambino con il braccio sinistro. Non si vedono le mani, mentre nelle stampe della Consolata è presente la mano che indica Gesù/Via. Lo sguardo verso il Bambino
e il sorriso dolce rimandano al modello “della tenerezza”.
Corona di dodici stelle intorno al capo di Maria. È un attributo dell’Immacolata, già presente in riproduzioni della Vergine Consolata.
Postura di Cristo. È in posizione frontale, guarda verso il fedele e tiene la mano destra alzata nel gesto della benedizione, coerentemente con il modello. Il volto e l’espressione sono da adulto, con l’accenno di un sorriso, dovuto al carattere
devozionale della stampa.
Postura delle dita di Cristo. È quella canonica: le tre dita alzate simboleggiano le tre persone della Trinità, le due ripiegate ed unite le sue due nature, umana e divina.
Corona sul capo di Cristo. È simbolo della sua regalità, ma anche, nella molteplicità
di significati propria dei simboli, della corona di spine e quindi della Passione.
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