MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione

Minima Devotio

SCHEDA N. 13   ( a cura di Paola Dalli )

LE MADONNE DEI SANTUARI 
BEATA MARIA VERGINE DEL ROSARIO DI POMPEI (Piamaggio)
BEATA VERGINE DEL ROSARIO E SANTI (Campeggio)


Il santuario ottocentesco della Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei, a Pompei, è uno dei santuari mariani in Italia più visitati. L’immagine considerata taumaturgica che vi è venerata, durante il restauro del 1965, è stata attribuita ad un artista seicentesco della scuola di Luca Giordano.

Il santuario di Piamaggio fu fatto costruire dall’arciprete di Monghidoro Giuseppe Fanti nel 1893. Sempre mons. Fanti, desiderando diffondere la devozione del Rosario, commissionò al pittore bolognese Sante Nucci l’immagine della Madonna di

Pompei che vi fu collocata il 27 luglio 1894. Sotto il titolo “Beata Vergine del Rosario e San Lorenzo” la chiesa è stata eretta a santuario nel 1901.

Un’altra Madonna del Rosario (non del modello di Pompei), più antica, della fine del Cinquecento, si trova nella chiesa parrocchiale di Campeggio. Il Centro di documentazione Minima Devotio possiede diverse riproduzioni della“Madonna del Rosario di Pompei” di Piamaggio, eseguite con tecniche diverse, a riprova della grande diffusione di cui questa devozione gode nel territorio, fino alla Toscana.

LE “ MADONNA DEL ROSARIO”. La devozione del Rosario, di origine medievale, fu ampiamente diffusa da San Domenico e dal suo Ordine, come arma spirituale non violenta contro il male, rappresentato ai tempi di Domenico dall’eresia albigiese, nel

sec. XVI dalla politica espansiva degli ottomani, dall’Ottocento in poi nell’abbandono della fede da parte di tanti fedeli. L’espansione turca in Europa fu fermata con la battaglia di Lepanto fra le forze cattoliche riunite nella Lega Santa e la

flotta ottomana: la più grande battaglia navale dell’epoca moderna. Prima della battaglia, che ebbe luogo il 7 ottobre 1571, il papa Pio V (frate domenicano) aveva invitato i cristiani a recitare il rosario per implorare la protezione di Maria. Prima della partenza della flotta benedisse non solo lo stendardo della Lega raffigurante il Crocifisso, ma anche un altro, destinato alla nave ammiraglia, raffigurante un’immagine della Madonna, a cui fu attribuito il merito della vittoria. Pio V nel primo anniversario della battaglia decise di proclamare festivo il 7 ottobre dedicandolo a Nostra Signora della Vittoria. Sei mesi dopo, il suo successore Gregorio XIII spostò la festa alla prima domenica di ottobre, intitolandola alla Madonna del Rosario. Tutto questo si riflette ed è riassunto nelle immagini della“Madonna del Rosario”, di cui quella della “Madonna del Rosario di Pompei” è una

variante.

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Sante Nucci, Madonna del Rosario di Pompei. Collocazione: Piamaggio.

Santuario della “Beata Vergine del Rosario e San Lorenzo”. Altare.

LETTURA DELL’ IMMAGINE

È una variante del modello iconografico fondamentale della “Madonna con il Bambino in trono”, molto simile a quello della “Madonna della Cintura”.

Postura di Maria. È seduta in trono e inclina la testa verso Santa Caterina cui consegna una corona del Rosario.

Postura del piede sinistro di Maria. È davanti alla predella su cui pone il piede destro ed esce dalla veste. Esprime il “mettersi in moto” di Maria, la sua pronta azione in favore del fedele. Questo particolare è proprio dell’iconografia della Madonna del

Carmine.

Colore delle vesti di Maria. Il mantello è verde, colore simbolo dello Spirito Santo: allude al momento della discesa su di lei dello S. S. nel momento dell’Incarnazione. La veste è rossa, simbolo di divinità. L’insieme delle due vesti significa che Maria ha

portato in sé la divinità del Figlio.

Corona di dodici stelle. Allude alla Donna dell’Apocalisse, simbolo della Chiesa, ed è un attributo proprio della Vergine Immacolata.

San Domenico. È inginocchiato ai piedi di Maria ed è riconoscibile dall’abito, tipico del suo Ordine, e dal libro ai suoi piedi, simbolo della predicazione del Vangelo. Il libro è uno dei simboli di San Domenico. Riceve da Cristo un Rosario di corallo

rosso. Il colore rosso, colore del sangue, è simbolo della Crocifissione.

Santa Caterina da Siena.È inginocchiata ai piedi di Maria da cui riceve il Rosario. È riconoscibile dall’abito domenicano che indossa.

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Beata Vergine del Rosario di Pompei. Ceramica firmata Lenci. Collocazione:

Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio.

Beata Vergine del Rosario di Pompei. Oleografia. Collocazione: Loiano,Centro di documentazione Minima Devotio.

BEATA VERGINE DEL ROSARIO DI CAMPEGGIO

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Gabriele Ferrantini, Beata Vergine del Rosario. Olio su tela. Collocazione:

Campeggio (Monghidoro). Chiesa parrocchiale di San Prospero.

LETTURA DELL’ IMMAGINE

Notiamo le differenze rispetto all’iconografia della Madonna del Rosario di Pompei.

Sul capo della Madonna non è presente la corona di dodici stelle ed è seduta sulle

nuvole, in Cielo, non in trono.

Cristo offre a Santa Caterina un ramo di rose, simbolo del Rosario.

San Domenico tiene in mano uno stelo di giglio bianco, simbolo di purezza.

Santa Caterina da Siena tiene in mano uno stelo di giglio bianco, simbolo di purezza, e ha sul capo una corona di spine, simbolo della sua partecipazione alla Passione di Cristo e allusione alle sue stigmate. Tiene in mano un cuore rosso, simbolo del suo matrimonio mistico con Cristo.

S. Tommaso d’Aquino, raffigurato a destra, in primo piano. Indossa l’abito domenicano, con il sole raggiato sul petto, simbolo della sapienza divina.Tiene in mano un libro che rappresenta i suoi insegnamenti teologici e filosofici. Eccezionalmente è raffigurato con in mano due steli di giglio bianco, simbolo di purezza.

Santa Lucia. Inginocchiata in primo piano a sinistra. Porta nella mano destra la palma del martirio e, su un piatto, due occhi. Assolutamente priva di fondamento laleggenda che se li sia cavati per mostrare la sua fede; gli occhi si ricollegano al suo essere protettrice della vista a cause del suo nome che significa Luce. Indossa una veste rossa, simbolo di martirio.

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