MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione

Minima Devotio

SCHEDA N. 15    ( a cura  di Paola Dalli )

LE MADONNE DEI SANTUARI
BEATA VERGINE DEL PIRATELLO

Il santuario della Beata Vergine del Piratello, come molti altri santuari mariani, è stato eretto nei pressi del luogo di un'apparizione della Madonna. Un pellegrino lombardo diretto a Loreto si era fermato in un ostello a tre miglia da Imola; prima di ripartire, si fermò a pregare davanti ad un immagine della Madonna con il Bambino custodita in un’edicola, fiancheggiata da un piccolo pero, un “piradel”, in dialetto romagnolo. In quel momento gli apparve la Madonna che gli disse di presentarsi alle autorità imolesi per chiedere che in quel punto fosse costruito un santuario a lei dedicato. Era il 27 marzo 1483. L’apparizione fu seguita da molti miracoli; la devozione si diffuse e poco dopo, nel 1491, iniziarono i lavori per erigere un santuario.

È il più antico ed importante santuario mariano di Imola. L’immagine rientrò poi nel catalogo della produzione dei ceramisti faentini; per questo motivo si è diffusa al di fuori del territorio imolese e formelle della Madonna del Piratello adornavano e adornano pilastrini devozionali, come, in origine, quella conservata in Minima Devotio.

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Beata Vergine del Piratello, affresco del XV secolo. 

Collocazione: Imola, santuario omonimo, altare maggiore.

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Beata Vergine del Piratello. Ceramica. Collocazione: Loiano. 

Centro di documentazione Minima Devotio.

LETTURA DELL’IMMAGINE

Appartiene al fondamentale modello delle “Madre di Dio della tenerezza (Eleusa)”, il modello che maggiormente raffigura Gesù nella sua umanità e i rapporti di affetto fra Madre e Figlio. Conserva, tuttavia, gli elementi della “Madre di Dio che indica la Via”, nella raffigurazione di Maria.

L’inquadratura si concentra essenzialmente sui volti, che sono a stretto contatto. L’iconografia è simile a quella di molte Madonne “dell’aiuto”.

Postura di Maria. È frontale, con il capo inclinato verso il Figlio, lo sguardo rivolto verso il basso, verso il fedele. L’espressione è mesta ed esprime la sua consapevolezza della Passione, nel ricordo delle parole rivolte le dal vecchio Zaccaria: “E anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Vangelo di Luca, 2, 35). Abbraccia Gesù e contemporaneamente lo indica con la mano sinistra.

Postura di Gesù. Oltre che con il volto, tocca la Madre con la mano, sul collo; gli occhi sono rivolti verso quelli di lei e la bocca sembra atteggiata a un bacio.

Colori delle vesti di Maria. Sono quelli canonici della tradizione occidentale. Veste rossa (divinità) e mantello blu (umanità). Indicano che Maria, nella sua umanità, ha contenuto la divinità del Verbo, ovvero che attraverso l’umanità di Maria è avvenuta l’incarnazione del Figlio di Dio.

Colori delle vesti di Gesù. Indossa una veste verde e una sopravveste rossa. Il colore verde è il simbolo dello Spirito Santo e significa che l’incarnazione è avvenuta per opera dello Spirito Santo. Il rosso è simbolo della sua regalità e divinità: Cristo è vero Dio e vero uomo.

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