MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
SCHEDA N. 16 ( a cura di Paola Dalli )
MARIA AUXILIUM CHRISTIANORUM
SANTA MARIA AUSILIATRICE DETTA “ DI DON BOSCO ”
La devozione alla Madonna Ausiliatrice risale ai primi secoli del cristianesimo, ma ha acquisito particolare forza nel XVI secolo. Con il titolo di “Ausiliatrice” la Madonna fu invocata da papa Pio V nel 1571, quando chiese l’intercessione di Maria per
proteggere l’Europa cristiana dalla minaccia dell’avanzata ottomana. La vittoria nella battaglia di Lepanto fu attribuita all’aiuto della Madonna e il Papa aggiunse l'invocazione “Auxilium christianorum ora pro nobis” alle Litanie lauretane.
Un centinaio di anni dopo, la vittoria nella battaglia di Vienna (1683), sempre contro gli ottomani, accrebbe ulteriormente nei fedeli la devozione verso Maria. Nel XIX secolo, infine, la venerazione della Madonna Ausiliatrice assunse una dimensione universale. Nel 1814, papa Pio VII, ritornato a Roma dopo essere stato imprigionato da Napoleone Bonaparte, attribuì la sua liberazione e la rinascita della Chiesa all’intervento di Maria Ausiliatrice. Il titolo fu ufficializzato nel 1816 con l’istituzione della festa liturgica della Madonna Ausiliatrice il 24 maggio. La diffusione della devozione a Maria Ausiliatrice, tuttavia, è da attribuire a San Giovanni Bosco, che la scelse come patrona principale della famiglia salesiana e delle sue opere: nel 1862 iniziò a edificare nel rione Valdocco di Torino una basilica dedicata all'Ausiliatrice, consacrata il 27 ottobre 1868.

Maria Ausiliatrice. Quadricromia.
Collocazione: Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio.

Tommaso Lorenzone, Maria Ausiliatrice, pala altare maggiore, particolare,1865.
Collocazione: Torino, Basilica di Santa Maria Ausiliatrice.

Tommaso Lorenzone, Maria Ausiliatrice, pala altare maggiore, 1865.
Collocazione: Torino, Basilica di Santa Maria Ausiliatrice.
L'iconografia corrente di Maria Ausiliatrice, che ha finito per soppiantare iconografie precedenti (vedi scheda 17. Le Madonne dell’aiuto), è basata sulla pala realizzata per la basilica di Valdocco da Tommaso Lorenzone, secondo i dettami di don Bosco. Normalmente viene riprodotta solo la parte che raffigura Maria con il Bambino. Nella pala è circondata da angeli, dagli evangelisti e dagli apostoli, raffigurati con i loro simboli iconografici: rappresentano la Chiesa.
In alto, al culmine della tela, è dipinto il triangolo con al centro un occhio, simbolo antico della Trinità e della sua Provvidenza; è stato poi interpretato come simbolo dell’occhio di Dio onnisciente: con questo ultimo significato è stato introdotto nello stemma degli Stati Uniti e sul dollaro ed adottato dalla Massoneria. Sotto il triangolo è raffigurata la colomba, simbolo dello Spirito Santo, da cui discende un fascio di luce, simbolo della grazia divina, che investe Maria e simbolicamente tutta la Chiesa. In basso, al centro, una riproduzione della basilica.
La quadricromia conservata in Minima Devotio è mutila: è stata tagliata la mano
destra con lo scettro di Maria.
Postura della Madonna. É rappresentata ritta in piedi, con il bambino Gesù sul braccio sinistro. Ha sul capo la corona imperiale e lo scettro nella mano destra.
Corona e scettro appartengono al modello iconografico della Madre di Dio “Basilissa”, titolo dell'imperatrice bizantina. Maria è raffigurata dunque come una regina adorna dei simboli del potere: è la regina del mondo. È una Madonna che protegge e combatte per i suoi figli.
Corona di dodici stelle. Proviene dall’iconografia dell’Immacolata; con questo simbolo probabilmente San Giovanni Bosco volle aggiungere anche la spiritualità dell’Immacolata, il cui dogma era stato proclamato da poco (1854).
Capelli lunghi di Maria, sciolti sulle spalle. Alludono alla verginità di Maria, perché nell’antichità solo le bambine e le donne non sposate portavano i capelli sciolti e scoperti. È un particolare comune ad altri modelli iconografici, come quello di Santa Maria del Carmine e della Assunta.
Colori della veste e del mantello di Maria. Come nella tradizione occidentale successiva al XIII secolo il mantello è blu (blu/verde con sfumature brune, simbolo terrestre nella quadricromia), simbolo dell’umanità di Maria; la veste è rossa, simbolo di divinità. Significa che Maria, nella sua umanità, ha contenuto la divinità del Verbo.
Postura di Gesù. È seduto in grembo a Maria come su un trono. Tiene le braccia allargate e le mani protese verso il fedele, in segno di invito ed accoglienza.
Colore delle vesti di Gesù. Veste un abito verde, simbolo dello Spirito Santo, che ha operato in Maria l’incarnazione del Verbo. È quindi simbolo della sua umanità. Nella molteplicità di significati propri dei simboli, rimanda anche al dono dello Spirito Santo agli uomini elargito da Cristo dalla croce. Il mantello è rosso, simbolo di regalità e divinità. Nell’insieme, veste e mantello dichiarano che Gesù è vero Dio è vero uomo.
Le nuvole e gli angeli. Tutta la scena è ambientata in una dimensione celeste, dove i protagonisti hanno raggiunto la situazione definitiva. Sono simbolo della Chiesa celeste, cioè della Chiesa che attualmente si trova in cielo. In passato veniva chiamata la “Chiesa trionfante”. È chiamata cosi rispetto alla condizione della Chiesa sulla terra e nella storia, che viene chiamata “Chiesamilitante”. Per il fedele il quadro rappresenta un invito alla contemplazione.
MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione