MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione

Minima Devotio

Scheda 17   ( a cura di Paola Dalli )
MARIA  AUXILIUM  CHRISTIANORUM
LE  MADONNE  DELL’ AIUTO:  MARIA  HILF

Una delle numerosissime immagini della Madonna uscite dalla bottega di Lucas Cranach il Vecchio, quella conosciuta con il titolo “Maria Hilf (Aiuto in tedesco)”, rappresenta un caso, unico nel suo genere, di un tipo iconografico di Madonna assunto a modello per la riproduzione, su scala internazionale, di migliaia di esemplari nell’ambito di una svariatissima pittura devozionale e votiva. Con poche eccezioni, le duplicazioni, più o meno raffinate, sono eseguite con scrupolosa ripetizione dell’atteggiamento sia della Madonna che del Bambino. Il fenomeno riguardò vaste aree geografiche, dove sorsero numerosi santuari in cui viene venerata una copia della Madonna dell’Aiuto: le cattoliche Austria e Baviera, l’Alto Adige e la Lombardia; la venerazione di Maria dell’Aiuto o Ausiliatrice si diffuse anche in Germania, Cecoslovacchia e Polonia. A diffondere la devozione contribuì anche il clima di insicurezza e paura tra Cinquecento e Seicento: tremende carestie, l’avanzata dei turchi in Europa con le importanti battaglie di Lepanto e di Vienna, in cui le forze cristiane ottennero la vittoria, attribuita all’intercessione di Maria (cfr. Scheda n.13 - “Madonna del Rosario” e n. 16 - “Santa Maria Ausiliatrice”).

Esistono anche opere dedicate alla “Madonna dell’aiuto” secondo modelli iconografici diversi, ma sono numericamente esigue.

b72b8cfc-a98b-4ff3-bc22-a9ac3dd05c6a

Fridolin Leiber (1853-1912). Maria Hilf. Madonna dell’aiuto o ausiliatrice.

Oleografia. Collocazione : Loiano, Centro di documentazione Minima Devotio.

327e47ba-4d3f-41e6-b6e8-97e17811bfbb

Lucas Cranach il Vecchio, Maria Hilf (Aiuto). 

Collocazione: Innsbruck (Austria), duomo di San Giacomo, altare maggiore.

LETTURA DELL’IMMAGINE DI CRANACH

Il modello iconografico di base è quello della “Madre di Dio della tenerezza”, il modello che rappresenta l’amore divino nella sua espressione più umana, e il particolare rapporto di tenerezza intercorrente fra la Madre e il Figlio. Caratteristiche di questo modello sono l’accostamento dei due volti, della Madre e del Figlio, e l’abbraccio con cui il Figlio si stringe alla Madre, in un’atmosfera di dolcezza ed intimità.
Postura di Maria. È quasi frontale e con la mano destra sostiene e contemporaneamente mostra il Figlio: sono particolari ripresi da un altro fondamentale modello iconografico mariano, più ieratico e solenne, quello della “Madre di Dio che mostra la Via”. La sua espressione è assorta, con un velo di mestizia: secondo la tradizione, l'abbraccio del Figlio coglie il momento in cui rivela alla Madre il mistero della morte e resurrezione che lo attendono.
Vesti di Maria. Cranach riprende i colori delle antiche icone orientali: il mantello di Maria è color porpora, segno di regalità, ma anche colore del sangue, simbolo della sua umanità. La veste azzurra indica la divinità del Bambino che ha portato nel grembo: Maria viene quindi rappresentata con un abito esterno rosso e uno interno blu, a rappresentare il fatto che ha portato la divinità (Gesù) nella sua umanità.
Il velo trasparente che avvolge il capo di Maria e quello di Gesù. Rappresenta la sacralità del mistero dell’incarnazione. È trasparente perché il mistero è stato svelato con la rivelazione del Verbo.
Postura di Gesù. Abbraccia la madre e quasi si aggrappa a lei, con la mano e la gamba destra, come in cerca di protezione. Gli occhi guardano la Madre e la bocca è atteggiata a un bacio. È raffigurato nudo. L'iconografia del Gesù Bambino nudo si diffuse in particolare nell'arte rinascimentale; la nudità evoca la condizione di Adamo ed Eva prima del peccato originale, quando vivevano in uno stato di perfetta innocenza e armonia con Dio. Indica la perfetta natura umana e divina di Cristo.

LETTURA DELL’IMMAGINE DI FRIDOLIN

Introduce anche un altro elemento proprio dal modello della “Madre di Dio che mostra la Via”: la postura frontale del volto di Gesù e il suo sguardo rivolto al fedele.
Vesti di Maria. Coerentemente con la tradizione occidentale, i colori di manto e veste sono invertiti. Il significato, tuttavia, è identico.
Veste di Gesù. Non è nudo, ma vestito di bianco, come di norma nella tradizione occidentale. Il bianco della veste di Gesù è simbolo della luce divina, in riferimento alla Trasfigurazione e alla Risurrezione.
Sfondo dorato. L’oro, per la sua incorruttibilità è simbolo della dimensione divina.

MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione