MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
SCHEDA 18 ( a cura di Paola Dalli )
LA MADRE DI DIO DELLA TENEREZZA (ELEUSA)
LA MADRE DEL BUON CONSIGLIO
“Madre del Buon Consiglio” è un titolo mariano antico, divenuto particolarmente popolare dopo il ritrovamento di un'immagine della Vergine con il bambino nel santuario di Genazzano (Roma). La devozione fu propagata dai frati agostiniani che officiavano la chiesa; soprattutto a partire dal XVIII secolo, l'immagine e la venerazione della Madre del Buon Consiglio si diffusero in tutta Europa. Nel 1903 papa Leone XIII aggiunse alle litanie lauretane l'invocazione “Mater Boni Consilii”. “Buon Consiglio” indica il progetto, il disegno di Dio di salvare l’uomo, come espresso nella Bibbia e, in particolare dal profeta Isaia, proprio con il termine che costituisce il titolo mariano: “il Consiglio di Dio”. Il cuore di questo “Consiglio di Dio” è Gesù, il “Consigliere mirabile” che è il Figlio di Dio (come si legge nella prima lettura della liturgia della festa). Madre del Buon Consiglio vuol dire dunque: Madre di Gesù Cristo, che è il Buon Progetto di Dio per gli uomini.
Più che l’immagine originaria di Genazzano è conosciuta, anche grazie a numerosissime riproduzioni, quella realizzata dal frate francescano Pasquale Sarullo (1828-1893). Già nella sala capitolare del Sacro Convento di Assisi, fu trafugata alla fine del XX secolo. Un’immagine della Madonna del Buon Consiglio, chiaramente dipendente dal quadro del Sarullo, si trova nella parrocchiale di San Vittore di Anconella, nell’altare di sinistra.

Anonimo, Madre del Buon Consiglio. Olio su tela.
Collocazione: Loiano, Centro di Documentazione Minima Devotio.

Pasquale Sarullo, Madre del Buon Consiglio. Collocazione: ignota.
Già nella sala capitolare del Sacro Convento di Assisi fu trafugata alla fine del XX secolo.

Madonna del Buon Consiglio.
Collocazione: Anconella. Parrocchia di San Vittore, altare di sinistra.
Il modello iconografico di base è quello della “Madre di Dio della tenerezza”, uno dei tre modelli fondamentali della “Madre di Dio”. Più degli altri rappresenta l’amore divino nella sua espressione più umana, e il particolare rapporto di tenerezza, dolcezza ed intimità intercorrente fra la Madre e il Figlio. Caratteristiche di questo modello sono l’accostamento dei due volti e l’abbraccio con cui il Figlio si stringe alla Madre.
Postura di Maria. È di tre quarti, con il volto abbassato verso il Figlio, la guancia accostata alla sua. Gli occhi, nel quadro di Sarullo, sono abbassati; nella riproduzione di Minima Devotio sono aperti e guardano l’infinito. Sembra in ascolto di quanto le comunica Gesù. Secondo la tradizione, infatti, questo modello coglie il momento in cui il Figlio rivela alla Madre il mistero della sua Passione. L’espressione è mesta, in maniera più accentuata nella tela di Minima Devotio.
Postura di Gesù. Tiene abbracciata la Madre e la guancia accostata alla sua, in maniera più evidente nella riproduzione di Minima Devotio. In quest’ultima non guarda la Madre, ma l’infinito e la sua espressione è triste. Nel quadro di Sarullo, invece, guarda intenzionalmente la Madre, come a volerle comunicare qualcosa.
Colore delle vesti di Maria. Il mantello blu verdastro con fodera verde del quadro di Sarullo diventa verde in quello di Minima Devotio. È un simbolo terrestre ed indica sia l’umanità di Maria che la natura umana di Gesù assunta tramite l’incarnazione in Maria. La veste è rossa, simbolo della divinità del Figlio che ha portato in sé.
Colore della veste di Gesù. Porpora rosata nel quadro di Sarullo, diventa rossa come quella della Madre nella tela di Minima Devotio, quasi a confondersi con essa. Indica la sua divinità.
Le aureole di Sarullo. Proseguono una nell’altra; contengono un’unica scritta che riporta l’invocazione delle Litanie Lauretane (sopra Maria), e il “soggetto” a cui è rivolta la preghiera (sopra Gesù): “Santissima Mater Boni Consilii ora pro nobis (Santissima Madre del Buon Consiglio prega per noi” - “Jesum filium tuum (Gesù figlio tuo” . Contemporaneamente funge da titolo per i soggetti sottostanti.
Aureola di Gesù nella tela di Minima Devotio. Vi sono inserire tre grosse gemme che formano la croce.
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