MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
LA MADONNA “CHE INDICA LA VIA” (ODIGITRIA).
S. MARIA DELL’ISPIRAZIONE, DETTA DEI SABATINI.
Si tratta di una immagine devozionale e prende il titolo di Santa Maria dell'Ispirazione da una piccola chiesa di Bologna, costruita nel 1705 vicino a Porta Saragozza, sede della Congregazione degli Anni di Maria Vergine. La Congregazione
è nota con il nome “dei Sabatini” per l'uso dei confratelli di recarsi a San Luca ogni sabato all'alba.
La chiesetta fu eretta per venerare un'immagine della Madonna dipinta sulle mura nei pressi della porta; fu demolita nel 1859 per l’ampliamento della porta stessa. Dal 1913 la Congregazione ha sede nella cappella dell'Annunciazione al Meloncello,
accanto al 1° Mistero del portico di San Luca. La Congregazione continua a recarsi ogni sabato in pellegrinaggio al santuario, dove assiste a una Messa celebrata alle sei del mattino appositamente per lei. Il motivo di un pellegrinaggio così mattiniero sta nel fatto che per la maggior parte i confratelli erano lavoratori del Mercato delle Erbe e così potevano aprire in tempo i
loro banchetti.
Un’immagine derivata dalla Beata Vergine di San Luca di Bologna.


Beata vergine di San Luca di Madonna dei Boschi (Monghidoro).
Santa Maria dell’Ispirazione detta dei Sabattini. Stampa del 1869.
Collocazione: Loiano, Centro di Documentazione Minima Devotio.
È evidente la derivazione dalla Madonna di San Luca di Bologna e la parentela con altre immagini derivate da quella bolognese, come quella venerata nel santuario di Madonna dei Boschi, a Monghidoro, soprattutto nel volto del Bambino.
L’immagine devozionale conserva la struttura del modello iconografico proprio delle “ Madonna che indica la Via” cui appartiene l’immagine sacra bolognese (postura frontale, Bambino seduto sul braccio sinistro della Madre, mano destra di Maria che indica il Bambino, sia pure in maniera attenuata), ma non sono più presenti alcuni simboli che rimandano alla identità del Bambino: non benedice, non c’è la croce inscritta nel nimbo che gli circonda la testa (già sparita in quella di Madonna dei Boschi). Le figure hanno perduto la loro ieraticità a favore di una rappresentazione
più naturalistica, adatta a suscitare un coinvolgimento emotivo da parte del fedele.
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