MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
SCHEDA N. 8 ( a cura di Paola Dalli )
LA MADONNA “CHE INDICA LA VIA” (ODIGITRIA)
LE MADONNE DEI SANTUARI : LA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE DI BOCCADIRIO.
Molte immagini raffiguranti “Maria con il Bambino” sono nate per essere offerte alla devozione dei fedeli in santuari a Lei dedicati, santuari meta di pellegrinaggi. L’origine della devozione alle immagini (o dei santuari) è sempre fatta risalire a
qualche evento miracoloso o prodigioso: apparizioni, ritrovamenti prodigiosi, azioni sacrileghe nei confronti dell’immagine stessa ecc. Sono considerate immagini miracolose e spesso hanno il titolo medievale di “Beata Vergine delle Grazie”. Non appartengono tutte allo stesso modello iconografico; troviamo infatti rappresentati tutti i tre modelli fondamentali, spesso con
contaminazioni tra di essi.
Il secondo santuario per importanza della diocesi di Bologna dopo quello della B.V. di San Luca è quello dedicato alla B. V. di Boccadirio, sorto nel luogo di una apparizione mariana a due pastorelli accaduta il 16 luglio 1480. Secondo la tradizione, Cornelia, una dei due pastorelli che ebbe la visione mistica, divenuta suor
Brigida, nel 1505 donò al santuario l’immagine sacra, opera della bottega di Andrea Della Robbia, un bassorilievo di ceramica maiolicata bianca su fondo azzurro che raffigura la Madonna con il Bambino in piedi.
Ogni anno il Santuario è meta di migliaia di fedeli; molti vi giungono a piedi,
partendo prima dell’alba, e per antichi sentieri, salendo l’erta dei monti e discendendo
nelle valli, raggiungono il santuario tra i boschi.

Bottega di Andrea della Robbia, Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio.
Baragazza (Bo), Santuario omonimo, altare maggiore
LETTURA DELL’IMMAGINE
Nella raffigurazione del Bambino che abbraccia la madre troviamo elementi che rimandano al modello della “Madonna della tenerezza”. L'introduzione di questi elementi non stupisce se pensiamo alla stagione culturale del periodo in cui l’opera fu
realizzata, il Rinascimento, che pone al centro l’uomo.
Postura di Maria. Nel complesso è abbastanza coerente con il modello della “Madonna che indica la Via”. Anche se non indica apertamente Cristo, in realtà lo fa con le due dita della mano che lo regge, sostenendolo e mostrandolo al fedele. La postura delle dita, già presente in alcune icone più antiche come la Salus Populi romani, è desunta da quella usuale della mano benedicente di Cristo: le prime tre dita indicano la Trinitá, le due ripiegate e unite le due nature, umana e divina, di Cristo.
Cintura di Maria. È strettamente annodata sotto il seno, come simbolo della sua verginità; il nodo forma il Chrismon, il monogramma di Cristo. Lo sguardo di Maria non guarda il fedele ma è rivolto verso il basso, verso il Figlio; l’espressione è dolce
ma mesta e indica la consapevolezza della Passione, nel ricordo delle parole rivoltele dal vecchio Simeone: “E anche a te una spada trafiggerà l'anima” (Vangelo di Luca, 2, 35).

Il “Chrismon”, il monogramma di Cristo,
consistente nelle iniziali intrecciate del
suo nome, le lettere greche chi (X,
corrispondente alla C dell’alfabeto
latino) e rho (P, corrispondente alla R
dell’alfabeto latino)
Postura di Cristo. Non è seduto sulle ginocchia della madre come su un trono, ma in piedi; non indossa abiti, ma solo un perizoma. Abbraccia la Madre con il braccio sinistro; la mano destra è appoggiata al seno della madre, invece di essere alzata a
benedire. Tocca la madre anche con la guancia: sono tre elementi che rimandano al modello della “Madonna della tenerezza". Non guarda né la Madre né il fedele, ma verso l’infinito.
La colomba sospesa nell’aria. Sul capo di Maria si libra la colomba simbolo dello Spirito Santo, a significare la nascita virginale di Cristo che, quindi, è di natura umana e divina. Indica poi che la salvezza è opera della Trinità.
LE COPIE DELLA MADONNA DI BOCCADIRIO
Sono numerosissime, su carta, in terracotta, in maiolica… Realizzate per la devozione personale, non sono sempre fedeli all’originale, ma lasciano spazio alla interpretazione di ceramisti ed incisori.
Minima Devotio ne conserva una collezione.

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