MINIMA DEVOTIO - Centro di documentazione e raccolta sulla devozione
SCHEDA N. 6 B ( a cura di Paola Dalli )
MARIA: FIGURA, IMMAGINE E MODELLO DELLA CHIESA
L’ASSUNTA DEI SETTE SANTI FONDATORI DEI SERVI DI MARIA
Interessante e particolare è questa variante che presenta l’Assunta non con gli Apostoli (vedi Scheda 5B), ma con i Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Maria Vergine, come chiarisce il cartiglio posto alla base della composizione.

Catani Chini Giuseppe, Beata Maria Vergine Assunta dei Santi Fondatori
dell’Ordine dei Servi della Beata Maria Vergine. Stampa a colori. Fine/inizio secc.
XIX/ XX. Collocazione: Loiano. Centro di Documentazione Minima Devotio
In basso, al centro, l’altura boscosa su cui sorgono santuario e convento di Montesenario. Sullo sfondo, a destra, evanescente, appare Firenze.
Al posto degli apostoli, intorno alla fossa vuota scavata nel terreno sono raccolti in preghiera i sette mercanti che nel 1233 fondarono l’Ordine dei Servi di Maria, canonizzati da papa Leone XIII nel 1888. Il nome di ciascuno è scritto sulle aureole che circondano il loro capo: Bonagiunta, Bonfiglio, Manetto, Sostegno, Uguccione, Amadio e Alessio.
Ai loro piedi vari simboli. Un libro su cui si legge “Ante omnia, fratres carissimi, diligatur Deus, deinde et proximus [Fratelli carissimi, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo]”, le prime parole del Prologo della Regola di Sant’Agostino, adottata dall’Odine.
La caraffa di vino da cui esce un serpente rimanda alla leggenda di San Giovanni Evangelista al quale venne offerto un calice di vino avvelenato. Prima di bere il santo fece il segno della croce sulla coppa e da questa uscì fuori il veleno, sotto forma di serpente. Significa quindi la vittoria di Cristo sul male. Questa simbologia si intreccia con quella dell’antico simbolo greco della medicina, il serpente attorcigliato intorno ad un bastone. Esprime il concetto con radici evangeliche di Cristo medico, in riferimento al pensiero di Sant’Agostino: “così fece la Sapienza di Dio quando volle
curare l’uomo: per guarirlo gli offrì se stessa e divenne medico e medicina" (De doctrina cristiana, I,14,13). Il vino nella caraffa rappresenta il sacrificio eucaristico.
Abbiamo ancora libri e una penna d’oca, simboli di Manetto, primo Priore dell’Ordine; i gigli bianchi, simbolo di purezza, un teschio da meditazione, un rosario e un dipinto con un Annunciazione. Sant’Amadio ha sul cuore le fiamme del suo grande amore per Dio. Fra loro, in alto, si eleva Maria, racchiusa in una mandorla sorretta da due angeli. Guarda verso il basso, verso i sette fondatori e a loro tende le mani. Le sue vesti e i loro colori sono quelli canonici e rimandano all’Incarnazione.
Sull’aureola c’è scritto “Regina servorum tuorum ora pro nobis [Regina dei servi tuoi prega per noi]”.
Intorno a lei due schiere sovrapposte di angeli; quelli più in basso portano in mano simboli della passione di Cristo (croce, corona di spine, canna, mandylion [fazzoletto con il volto di Cristo], lancia, chiodi…), allusione alla particolare devozione dell’Ordine alla Madonna Addolorata.
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